giovedì 3 aprile 2008

felicitàààààààà

La frase più bella della giornata è stata: “Si, sono felice, ma lo sono sempre stato, solo che non me ne ero mai accorto”.

Cavolo… forse vale davvero così per tutti??? Basta fermarsi a pensare e dirselo, “si io sono felice!”???
Che poi… la felicità da cosa deriva? Forse siamo davvero arrivati al punto di stare bene solo quando non stiamo male…cioè il piacere dato dalla cessazione del dolore, che è condizione esistenziale dell'uomo... si ok, ovvio è Leopardi, però questo discorso mi ha sempre affascinata… c’è qualcosa che può dare tanta felicità nonostante ci siano anche dolori? Qualcosa che dia la felicità e il piacere puro, fine a se stesso… secondo me si, perché sono una persona innamorata e so che se questo post lo scrivessi domani, lo penserei.. magari stasera no.

Il problema credo sia farsi condizionare dalle cose esterne… siamo felici quando succede qualcosa di bello, quando qualcosa ci fa sorridere… serve sempre un appoggio… non so se mi capite… non si è quasi mai felici perché lo si sente e basta.
Forse chiunque potrebbe essere felice, pensando che c’è sempre peggio al peggio; per cui bisognerebbe solo rendersi conto che la propria situazione non è poi così male se comparata a quello che ancora potrebbe succederti… o a quello che certa gente purtroppo deve davvero affrontare… e forse questo pensiero ti fa stare ancora più male, in quanto ti senti una merda egoista a vedere tutto nero quando c’è chi rischia molto di più. Almeno questo è quello che succede alle biondine malate come me.

Comunque è assurdo che una persona più piccola di te ti stupisca così tanto con una frase che alla fine se ci pensi, è davvero l’emblema della semplicità…
Però io la via d’uscita ancora non la trovo… come si fa a convincersi di essere felice, dirselo e basta, e sentirsi così?

Per ora, in questa triste milano…l’emblema rimane lui!!! eheheheheh

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte che l'ho dovuto leggere tre volte per riuscire a capire bene il filo logico!

La chiave della frase non è che basta fermarsi a dirsi di essere felici e lo si è, la chiave è che generalmente a posteriori se si pensa al passato si trova sempre un periodo piu felice dell'uattuale. Ed in particolare ci si ferama a pensare al passato quando si è in una situazione particolare, di tristezza o avilimento. Altrimenti se si è felici, il problema della felicita non si pone.
Però a volte diventa un cruccio....devo essere felice...devo essere felice...no: devi essere contento delle cose che fai, la felicità poi è un prodotto direttamenten collegato allo stato di soddisfazione.

Per me non vale la pena di pensare alla felicità, piuttosto è meglio pensare alle cose che ti soddisfano e appagano....

Esempio....alla felicità pensi se ti va male un esame...allora pensi a quelle emozioni positive che ti da un bel voto, ma di cui in quel momento ne sei privata....

Di sicuro quando hai preso un bel trenta non pensi a come saresti stata infelice se fossi stato bocciata....

Dunque è un vortice, che tira generalmente sempre verso il basso....mai vero l'alto.

Basta ripensare se nella propria vita si abbiano mai avuto grossi dispiaceri, ecco credo che difficilmente prima di quella occasione che ti ha cambiato la vita ci si ricordi se ci si era mai posto la domanda, sono felice??....

per lo meno, a me succede così....

comunque il clima di Milano...generalmente rende infelici....tutto grigio...

Io non ti conosco cara Elos....ma fossi in te mi troverei un posto di mare dove rilassarti e andare a vivere...magari con un po' di collina vicino...dove trovare la pace....

Buona Giornata!

Ale ha detto...

mmm...anonimo...quadro di misano monte nell'ultima frase...mmm vabbè dubito...cmq quello che dice "anonimo" non è del tutto vero...ad esempio se si pensa al passato c'è sempre stato un periodo della tua vita più felice...c'è anche da dire che siamo nel presente e non vivere nell'ombra del passato e se per essere felice nel presente bisogna perforza tornare al passato...non hai la forza di essere felice adesso e cerchi conforto nel passato capisci cosa intendo?? quindi io penso che il dilemma di questa giovine sia che vuole tirare fuori la sua felicità ma non dal passato...vabbè vabbè...vado

collina, mare= misano monte ahahaha

*elos* ha detto...

si ale, anche io avevo intravisto qualche analogia... mah...

Anonimo ha detto...

E Montefiore dove lo metti??

QuelloChe ha detto...

è mangiare un panino con lo stracchino.....felicità.....